Il SyART Sorrento Festival è un evento internazionale, ospitato nella splendida cornice di Villa Fiorentino a Sorrento, ad ingresso gratuito, in programma da sabato 11 maggio al 9 giugno 2019.
L’evento è organizzato da SyArt Sorrento, ed è dedicato ad artisti contemporanei.

Le opere selezionate all’evento, saranno esposte durante l’anno nella Syart Gallery situata all’ingresso della Villa Comunale di Sorrento, luogo tra i più suggestivi della città.
L’evento rappresenta una vetrina espositiva, per gli artisti contemporanei, un’occasione di dialogo, apertura, scambio e confronto tra artisti giovani e nomi storicizzati del panorama internazionale.
Saranno ospitati per la manifestazione, quarantadue artisti, provenienti da undici Paesi diversi.
Tra questi ci sarà Julia Krahn, artista tedesca, trapiantata in Italia da alcuni anni. Il lavoro che l’artista presenta ora a Sorrento è estrapolato da un complesso studio, quasi un viaggio, sulle donne-madonne-maddalene.
Ed alcune di queste gigantografie saranno esposte all’interno giardino di Villa Fiorentino a Sorrento, proprio per entrare nel suo studio sulle donne-madonne-maddalene. La sua, quindi, più che una mostra a Villa Fiorentino, sarà uno spazio emozionale.

A Villa Fiorentino c’è una stanza tutta per Julia Krahn, dove capeggia una sola immagine, con accanto tanti simboli. Quelli della svestizione, realizzata prima dello scatto alla modella. Come un lasciarsi andare alle spalle il passato. E poi profumi di incensi e musica da sottofondo, suoni che rilassano e portano a meditare. Un luogo che avvolge i visitatori attraverso tutti i sensi. “Amo andare nei musei, studiare l’iconografia, la luce, la postura dei dipinti del passato” racconta l’artista tedesca.
Esile, delicata, dai colori nordici Julia Krahn nasconde in sé una forza esplosiva. E la riversa nei suoi lavori.
Le sue foto sono pensate, immaginate, e studiate nei minimi particolari, alla cui preparazione dedica settimane.
Quando arriva il momento in cui si realizza tutto ciò che è stato scrupolosamente immaginato in una fotografia, trascorrono anche otto ore di preparazione prima che avvenga il primo scatto e poi, clic. E tre o quattro negativi di grande formato sono pronti ed aspettano la stampa.
Tutte le foto, catturano subito lo sguardo quasi incantandolo e ti invitano a pensare.
Perché la sua fotografia, non è mai banale. Racchiude in sé tutte le sfumature, le emozioni, le lotte, i dubbi che le donne d’oggi stanno vivendo.
Nell’essenzialità dei tratti, nella luce calibrata ad arte, le sue immagini si avvicinano alle immagini dei quadri rinascimentali.
L’artista tedesca, che ha prima studiato medicina in Germania, dove è nata, ha poi deciso di trasferirsi a Milano alla ricerca di spazi, culture, lingue diverse dalla sua. Forse alla ricerca della luce, reale e interiore.
Un po’ come i pittori dell’Ottocento, che nel loro Grand Tour, cercavano emozioni e vita in Italia. Lei di emozioni è pervasa. Sono quelle che poi trasferisce nelle sue fotografie. Spesso è la donna il tema delle sue opere.